Testi e regia: Nino Bizzarri
Con la partecipazione di Dino Buzzati
Montaggio: Giorgio Guido
Produttore esecutivo: Daniela Battaglini
Musiche: Harold Budd, Epsylon Indi, The Mortal Coil, Mogway
Produzione: Rai International
Colore b/n
Durata: 38’30”
Anno di produzione: 2006
Nel settembre 1971 Dino Buzzati è a Cortina, dove va spesso per via dello Spigolo della Punta Fiames, una delle sue ascensioni più amate. La montagna è una passione viscerale per lui, adora i monti selvatici della valle di Belluno dov’è nato, e subisce il sortilegio delle vicine Dolomiti.
Una mattina, senza nessun motivo riconoscibile, chiede all’amico Rolly Marchi di fotografarlo di schiena, <come uno che se ne va, per sempre> precisa. E come a ribadire la chiarezza del presagio, disegna la stessa immagine sulla sua agenda. Di lì a dopo, il 28 Gennaio 1972, si spegne in una clinica milanese, all’età di sessantasei anni. Un attimo prima ha chiesto che gli fosse portato uno specchio. <Voglio sapere che colore ha la morte> ha detto. <E’ tutta la vita che scrivo di lei, non posso averne paura.>. Ed è uscito di scena in punta di piedi, osservando il suo volto. Con la dignità stoica che aveva attribuito a Giovanni Drogo, il protagonista de Il deserto dei Tartari, descrivendo la sua fine. Se questo gli è riuscito.